Pubblicato il: 13/08/2024

I lavoratori con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi possono accedere alla pensione di vecchiaia.

Se una persona non ha lavorato e non ha cumulato nemmeno un anno di contributi, ha comunque diritto alla pensione dopo aver raggiunto i 67 anni?

In pratica, se non hai mai lavorato, puoi andare in pensione?

La risposta è sì, ma bisogna fare alcune precisazioni sul quando e, soprattutto, sul come.

In casi come questo, l’unica prestazione che potrebbe essere riconosciuta è il c.d. assegno sociale: cioè una prestazione economica che, su domanda presentata all’INPS, viene erogata a favore di chi si trova in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori ai limiti stabiliti dalla legge ogni anno.

In pratica, è la misura che ha sostituito la vecchia pensione sociale.

Per quest’anno, l’ammontare dell’assegno sociale è di 534,41 euro per 13 mensilità.

Dunque, anche se non hai mai lavorato e non hai mai versato i contributi obbligatori, potrai contare su questo beneficio. Tuttavia, devi sapere che, per ottenere questa prestazione, è necessario soddisfare una serie di requisiti.

Innanzitutto, l’interessato deve aver compiuto i 67 anni di età.

Ancora, occorre la cittadinanza italiana o una situazione equiparata.

Infatti l’INPS precisa che l’assegno sociale può essere attribuito ai cittadini italiani, ai cittadini comunitari che sono iscritti all’Anagrafe del Comune di residenza, ma anche ai cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario, ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno U.E. per soggiornanti di lungo periodo e, infine, ai cittadini stranieri o apolidi con lo status di “rifugiato politico” o di “protezione sussidiaria”.

Inoltre, sono necessari la residenza effettiva in Italia e il requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia.
 
Un ulteriore requisito fondamentale è lo stato di bisogno economico.
 
Cosa si intende con l’espressione “stato di bisogno economico”?
 
Ci si riferisce al fatto che l’interessato deve avere un reddito che non supera una certa soglia.
 
Difatti, come anticipato, è necessario essere in possesso di redditi inferiori ai limiti stabiliti dalla legge ogni anno. In particolare, il diritto all’assegno sociale viene accertato in base al reddito personale per i cittadini non coniugati e in base al cumulo del reddito del coniuge per i cittadini coniugati.
 
La soglia annua di reddito è di 6.947,33 euro. Se il soggetto è coniugato, il limite reddituale si innalza a 13.894,66 euro.
 
Ai fini dell’attribuzione della prestazione, l’INPS stabilisce dettagliatamente quali redditi del richiedente e del coniuge si debbano considerare. Ad esempio, bisogna calcolare i redditi assoggettabili all’IRPEF (al netto dell’imposizione fiscale e contributiva) e i redditi di terreni e fabbricati. Al contrario, sempre per esemplificare, bisogna escludere il reddito della casa di abitazione o i trattamenti di fine rapporto e le anticipazioni su questi trattamenti.
 
Per quanto riguarda la persona non coniugata, se questa non ha alcun reddito, avrà diritto all’assegno sociale in misura intera. Viceversa, se l’interessato ha un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno (ossia, meno di 6.947,33 euro), avrà diritto alla prestazione in misura ridotta.
 
Invece, in relazione al soggetto coniugato, se egli ha un reddito familiare minore rispetto al totale annuo dell’assegno (6.947,33 euro), allora ha diritto all’assegno in misura intera. Viceversa, se egli ha un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno (6.947,33 euro) e il doppio dell’importo annuo dell’assegno (13.894,66 euro), la misura verrà riconosciuta in misura ridotta.
 
Se sussistono tutti questi requisiti, c’è la possibilità di accedere a una pensione anche senza aver mai lavorato e maturato i contributi.
 
Il pagamento dell’assegno sociale inizia dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
 
Però devi fare attenzione. Infatti la misura ha carattere provvisorio e, anno per anno, è prevista la verifica del possesso dei requisiti necessari.


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