Pubblicato il: 13/08/2024

Durante il periodo estivo sono tantissime le persone che si mettono in viaggio alla volta di destinazioni nuove, spesso anche molto lontane. È importante però tenere a mente che, oltre a nuovi usi, costumi e specialità culinarie, a variare sono anche le normative, i divieti e le regole locali. Ogni Paese, infatti, adotta leggi e provvedimenti diversi dagli altri. È pertanto necessario informarsi preventivamente al riguardo e prestare attenzione, al fine di non compromettere la propria vacanza. È fondamentale non dare per scontato che le leggi siano le stesse a cui si è abituati, perché si potrebbe incorrere in spiacevoli sorprese.
Persino restando all’interno del territorio italiano, i regolamenti locali sono spesso molto differenti tra loro. Alcuni, infatti, possono prevedere sanzioni salate per azioni che altrove, invece, sono consentite.
I rischi sono ancora maggiori all’estero, dove le leggi possono essere completamente diverse e affidarsi alla tolleranza riservata ai turisti potrebbe rivelarsi un errore fatale.

In questa guida verranno elencate alcune raccomandazioni per evitare situazioni spiacevoli in vacanza.

La prima raccomandazione riguarda un’attività che, durante le vacanze estive e le giornate in spiaggia, è particolarmente diffusa tra i bagnanti, ovvero la raccolta di sabbia, sassi o conchiglie. Attenzione però, perché il Codice della navigazione proibisce proprio la raccolta di sabbia, conchiglie, sassi e altri materiali del demanio marittimo. L’art. 1162, rubricato “Estrazione abusiva di arena o altri materiali”, recita testualmente: “Chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con l’arresto fino a due mesi ovvero con l’ammenda fino a lire mille”.
È quindi importante non cadere in errore; infatti il divieto si estende anche a fiumi e laghi e chi lo infrange rischia sanzioni da 1.549 a 9.296 euro. Questo tipo di restrizione esiste in molti Paesi, tra cui Francia, Grecia, Islanda e Regno Unito.

Oltre alle spiagge, vari sono i divieti riguardanti boschi, parchi e montagne. Anche se le normative possono variare significativamente da una località all’altra, alcuni comportamenti sono proibiti quasi ovunque. Tra questi, rilevano quelli di campeggio non autorizzato, abbandono di rifiuti e accensione di fuochi. Le stesse regole si applicano ai parchi naturali e alle aree montane, sia in Italia che all’estero. In molti Paesi, infatti, il rispetto dell’ambiente è preso molto seriamente, soprattutto per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti.
Ad esempio, a Hong Kong, gettare rifiuti per terra può comportare una sanzione di 1.300 euro, anche per un “semplice” mozzicone di sigaretta. Inoltre, il fumo è spesso soggetto a restrizioni molto severe e, rispetto ad altri paesi, l’Italia è relativamente permissiva su questo fronte, il che può facilmente portare a errori. Dal divieto di fumo all’aperto negli Stati Uniti, all’atteggiamento rigoroso sull’alcol in molti Paesi, come in Alaska, dove ubriacarsi in un bar può portare all’irrogazione di sanzioni pecuniarie e persino all’arresto.

Particolare attenzione dev’essere riservata anche alle normative relative all’importazione di beni nel paese di destinazione del viaggio, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato. Sebbene, infatti, le principali limitazioni riguardino il trasporto aereo, anche chi viaggia in auto o in treno non è comunque immune da eventuali controlli doganali.
In alcuni casi, non è sufficiente limitarsi a evitare oggetti pericolosi o comunemente vietati; esistono in tutto il mondo numerosi divieti specifici, che è importante conoscere. Ad esempio, chi si reca in Paesi islamici non dovrebbe portare con sé carne di maiale, mentre a Hong Kong vige il divieto di importazione di sigarette elettroniche.
Oltre a questi divieti più specifici, ve ne sono altri, sicuramente più comuni, che operano non solo nel nostro Paese, ma anche in Stati esteri, tra cui quelli legati a:

  • decoro e morale pubblica;
  • consumo di cibo e bevande (soprattutto alcoliche);
  • offese a uno Stato o a una religione;
  • inquinamento;
  • tutela dell’ambiente naturale, fauna e flora;
  • sicurezza stradale.
Tanto premesso, è chiaro come sia essenziale informarsi a fondo prima di partire. Il rischio, infatti, è quello di incorrere in semplici sanzioni pecuniarie per infrazioni banali o in leggi che, in alcuni paesi, violano apertamente i diritti umani, con conseguenze estremamente gravi per i trasgressori. Per esempio, in oltre 70 paesi l’omosessualità è ancora considerata un crimine e ci sono molte altre forme di discriminazione a cui prestare attenzione.

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